GROSSETO – Cattedrale di Grosseto scolma di fedeli per l’accoglienza del nuovo vescovo della Diocesi Bernardino Giordano. L’ingresso in cattedrale è avvenuto nel pomeriggio di domenica in un clima di festa, di partecipazione, di emozione. Nel capoluogo maremmano sono arrivate persone da tutte le parrocchie della Diocesi, ma anche da Loreto, dove il vescovo Bernardino è stato per quasi sette anni vicario generale della delegazione pontificia; e poi da Saluzzo, sua città di nascita. Per questa ragione, per gestire l’afflusso, in piazza Dante era stato posizionato un maxischermo. Giordano è il 65° vescoo di Grosseto, l’82° se si considerano anche i vescovi di Roselle. E proprio da Roselle è iniziato il suo percorso di avvicinamento alla cattedrale. Poi tappa all’ospedale della Misericordia e al carcere di via Saffi. Infine corteo di auto è giunto a porta Corsica, ingresso al centro della città di Grosseto. Sul sagrato l’abbraccio col predecessore Giovanni Roncari e i saluti ufficiali del sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna, del presidente della Provincia Francesco Limatola e del prefetto Paola Berardino. Quindi Giordano si è recato nel vicino palazzo vescovile, dove ha indossato le vesti liturgiche e da dove poi è partita la processione dei Vescovi. In cattedrale la prima parte della liturgia è stata presieduta dal cardinale Augusto Paolo Lojudice, presidente della Conferenza episcopale Toscana (Cet), in qualità di arcivescovo metropolita di Siena-Colle Val d’Elsa-Montalcino, di cui la diocesi di Grosseto è suffraganea. Ha assistito alla celebrazione il cardinale Ernest Simoni, in rappresentanza dell’arcivescovo di Firenze, Gherardo Gambelli. Nella sua prima omelia il vescovo Bernardino ha parlato di una “domenica particolarmente impegnativa, ma anche di gioia”.
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